La storia

La via delle spezie ci porta lontani nel tempo e nello spazio, fin nella Cina del 2800 a.C.Da sempre considerate preziose perché difficili da ottenere, le spezie sono state causa di guerre e di viaggi estenuanti e non privi di pericoli. Preziose come l’oro, venivano utilizzate con diverse finalità. Gli egiziani le usavano, per esempio, per la cosmesi e per profumare gli ambienti. Per molti secoli sono stati gli Arabi a gestirne il commercio dall’Oriente e dal sud del Sahara fino ai paesi del Mediterraneo, finché i Romani con le loro navi non hanno iniziato percorrere le rotte dall’Egitto all’India, portando con loro magnifici carichi di spezie. È solo con il Medioevo e il conseguente rapporto conflittuale tra Arabi musulmani ed Europa cristiana che il flusso delle merci dall’Oriente all’Occidente subisce una battuta d’arresto, per riprendere più vivo che mai con le Crociate dell’XI secolo. È da questo momento che le spezie finiscono di essere una prerogativa delle classi più ricche. Fino al XV secolo i padroni delle rotte e del traffico di merci con l’Oriente saranno i Veneziani e gli Arabi e il sistema cambierà con Vasco de Gama che raggiungendo Calcutta circumnavigando l’Africa regalò ai portoghesi una nuova via per le Indie. Ma una merce così preziosa non poteva smettere di interessare navigatori e commercianti e così nei secoli gli Olandesi con la Compagnia Unita delle Indie Orientali subentrarono ai portoghesi, portandoci al mercato attuale che vede protagonisti come mercati Singapore e Hong Kong, e come principali esportatori India, Indonesia e Brasile.

Le origini

Le spezie, che tanto ci ricordano le polveri magiche, si ottengono dalle radici, dai fiori, dalla frutta, dalla corteccia, dai semi e dalle foglie dei vegetali. Questo mondo così affascinante e misterioso, che ci rende stregoni dei piatti più disparati, trae origine da tempi lontani, da popoli antichi come Sumeri ed Egizi che ne fecero largo uso a scopo medico, ma anche culinario ed estetico. E’ documentato come anche i romani spendevano moltissimo per il loro acquisto, soprattutto per cannella e chiodi di garofano.L’Europa fece vasto uso delle spezie, apprezzandole più di quanto non abbia fatto in età moderna. Le spezie erano considerate un bene di lusso, portatore di ricchezze, e per questo rappresentarono uno dei prodotti commerciali più importanti. Fin dall’antichità il loro commercio fu molto sviluppato e si vennero a creare itinerari fissi, ben precisi, sia marittimi che terrestri. Tali itinerari furono denominati “via delle spezie”.La via delle spezie univa l’Europa all’Oriente, poiché dall’India e dalla Cina arrivavano la maggior parte di questi prodotti.Durante il Medioevo le spezie vissero un vero periodo di celebrità. I nobili le acquistavano per poter ostentare la loro ricchezza a tavola; alcuni uomini di culto ritenevano che le spezie fossero originarie del paradiso terrestre e che quindi avessero poteri miracolosi, altri le percepivano come simbolo dell’effimero e del piacere e quindi come qualcosa di immorale. In ogni caso grandi viaggi furono fatti in nome di questi misteriosi e lontani prodotti, che aprivano mondi nuovi, inesplorati e per questo meravigliosi.L’Italia ebbe un ruolo importante nel commercio delle spezie prima con Roma e poi con le Repubbliche Marinare, prime fra tutte Venezia.

Tutte le spezie provenienti da Oriente passavano infatti da Venezia, e da qui partivano oro e argento per arabi e indiani.Viaggi come quelli di Marco Polo e di Colombo, ebbero fra gli altri scopi, quello di instaurare un contatto diretto con i produttori di spezie; ciò riusci molto bene al portoghese Vasco de Gama che nel 1498 raggiunse le coste indiane, regalando il monopolio delle spezie al Portogallo.Fu in seguito a ciò, che nel XVI secolo le cose cambiarono e l’Europa cominciò a fare un’uso diverso delle spezie e a cambiare i propri gusti, riducendo così il loro commercio nei traffici coloniali e il loro impiego, a favore di prodotti come zucchero, caffè e cacao. Questa tendenza è andata avanti fino al XX secolo, sopratutto in Italia, dove l’uso delle spezie non ha avuto grande seguito.Queste polveri che fecero il giro del mondo, che ebbero lo stesso valore dell’oro, per molto tempo non sono state più sulle nostre tavole, almeno non nella vecchia misura, e nemmeno sono state impiegate per cure e cosmesi. Eppure, i nostri sensi, il gusto, la vista e il tatto, vengono sempre stimolati e soddisfatti dalle spezie, dal loro colore, dall’odore che si leva nell’aria avvolgendoci di mistero e seduzione. Sarà per questo che il secolo corrente guarda nuovamente a queste “droghe” con curiosità e affetto.L’apprezzamento verso vecchi/nuovi sapori, sembra avere così una leggera ripresa, probabilmente per il fascino esercitato dal gusto esotico e sicuramente anche per fattori legati all’aumento del numero di immigrati in Europa e nel nostro paese.

Le spezie in breve

Le spezie, un mondo magico e infinito, fatto di colori e profumi, l’alchimia della cucina, del gusto e dell’olfatto, ma non solo, anche l’alchimia della medicina e della cosmesi. Le spezie non sono solo il contenuto di vasetti da lasciare sullo scaffale, ma sono qualcosa che nel corso della storia ha svolto un ruolo ben più importante! Hanno definito tradizioni e culture etniche, hanno portato ricchezze e dato nuovi impulsi al commercio moderno. Una storia affascinante che ogni giorno arriva sulle nostre tavole, perché insieme a una gustosa spezia assaporiamo avventure e gesti che le hanno accompagnate per millenni. Grazie a realtà come  la nostra oggi tutti possono assaporare il gusto di un prodotto di qualità che ha un sapore unico, quello della storia. Quindi largo alle spezie, ai loro sapori inebrianti e al fascino magico che ancora continuano a donarci.

Spezie ed erbe aromatiche

Fra i vari prodotti di cui ci nutriamo, pochi hanno avuto una storia così affascinante e misteriosa come le spezie. Il vocabolo spezie deriva dal latino “species” , termine che oltre al significato originario “specie” venne assumendo nel Medioevo quello di merci o derrate per poi divenire sinonimo di droghe. La ricerca di spezie ha portato alla scoperta e alla sottomissione di continenti e alla fondazione e distruzione di imperi. Un tempo le spezie erano preziose come l’oro, venivano custodite gelosamente, ed erano considerate un tesoro di inestimabile valore. Erano le “merci” per eccellenza, che giungevano dal lontano Oriente. Ottenute da radici, cortecce, germogli, semi e bacche, erano impiegate per aromatizzare e conservare i cibi, a scopo medicinale e per profumare. Oggi le spezie provengono da tanti diversi paesi, e, dopo secoli di lotte per il controllo del loro commercio, sono di uso comune e facilmente reperibili. Rimangono comunque ingredienti mai banali, e suscitano un sempre crescente interesse. La vitalità e la magia di questi antichi aromi si è conservata nel tempo, e rende speciale e raffinata anche la ricetta più semplice.

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