La storia

Gli indiani d’America facevano largo uso di questa pianta per prevenire e curare diverse malattie e, proprio per le sue molteplici proprietà, l’hanno definita “albero della vita o albero divino” Il Lapacho è anche noto col nome portoghese di pau d’arcu, che significa “bastone per archi”: il legno, infatti, veniva usato per la costruzione di archi.

La fama delle sue proprietà curative si perde nella notte dei tempi, tanto che gli Incas la consideravano una pianta sacra (“Tajy”) dalla cui corteccia, ridotta in strisce sottili, erano in grado di estrarre il principio attivo, che veniva disciolto in acqua calda e somministrato sotto forma di decotto. Alla vista il Lapacho si presenta come un maestoso albero d’alto fusto dai fiori rosa, rossi, porpora o gialli il cui legno, assai massiccio e compatto, viene impiegato per creare pavimenti ed altri complementi d’arredo. Si stima che la sua resistenza al fuoco sia pari a quella del calcestruzzo, tanto da meritargli il titolo di “Ironwood” o legno di ferro.

Gli indiani dell’America meridionale ne conoscono da secoli le caratteristiche antibiotiche, antisettiche, antinfiammatorie e depurative che hanno reso il Lapacho famoso in tutto il mondo, in quanto esso è in grado di curare persino le infezioni micotiche, gli eczemi, la psoriasi, l’ulcera gastrica e duodenale, l’asma, alcuni tipi di leucemia, la candidosi e le cistiti recidivanti. Inoltre è un depuratore del sangue e del sistema linfatico, contribuendo inoltre a regolarizzare il sistema immunitario anche in caso di terapie antitumorali prolungate. Dobbiamo, tra gli altri, al botanico brasiliano Walter Accorsi la diffusione del Lapacho ad uso terapeutico in epoca contemporanea (anni ’60 del secolo scorso).

Le principali tribù che utilizzavano il Lapacho prima dell’arrivo dei Conquistadores europei in America del sud erano quella dei Guarani e dei Tupi – Namba che usavano la corteccia sminuzzata dell’”Albero Divino” sotto forma di decotti, nonché le popolazioni andine dei Calla – waya, dei Quechua e degli Aymara, che chiamavano il Lapacho con il nome di “Taheelbo”.

Perchè bere Lapacho

Gli indigeni sudamericani raccolgono da migliaia d’anni la parte interna della corteccia di un albero chiamato appunto Lapacho (Tabebuia Impetiginosa). Questo albero che cresce nelle foreste amazzoniche e nelle montagne di Paraguay, Argentina e Brasile ha la particolarità che la sua corteccia appena tolta ricresce molto velocemente senza arrecare alcun danno alla pianta stessa.
Recenti ricerche hanno dimostrato che il Lapacho è efficace nella riduzione di infiammazioni  e dolori, nella funzione antimicrobica, antiparassitaria ed antifungine, stimola il sistema auto-immunitario, ha un’azione antiossidante con un utilizzo simile a quello dell’Echinacea e del Ginseng e non contiene caffeina.
Questa pianta contiene grandi speranze per l`effettivo trattamento di alcuni tumori, tra cui la Leucemia, della Candida e di altre fastidiose infezioni, così come di malattie debilitanti (incluso l`artrite) e una moltitudine di altri disturbi. Il Lapacho può essere usato periodicamente come prevenzione durante la stagione fredda e tutte le volte che la possibilità di infezioni è elevata.

La nostra salute sia fisica che mentale dipende esclusivamente dallo stato dei liquidi del nostro corpo e cioè sangue, linfa e liquidi cellulari che se vengono danneggiati portano i nostri organi ad ammalarsi. La maggior parte delle cause delle malattie vanno ricercate nella contaminazione e avvelenamento dei liquidi del nostro corpo dovuto a una nutrizione non corretta e a un modo di vivere sbagliato; infatti la cattiva alimentazione, il digiuno prolungato e l`uso di troppa carne portano lo stomaco e l`apparato digerente in generale a uno stato di affaticamento tale per cui si ha un calo della forma fisica. Attraverso una cattiva digestione, dovuta anche al mangiar in fretta, si arriva alla formazione di feci dure e ad un aumento dei microbi parassiti che con la produzione dei loro veleni alterano la flora intestinale; per cui in un certo senso l`intestino diventa la fabbrica dei veleni per il nostro corpo che poi raggiungono il fegato ed entrano nelle cellule di tutto l`organismo. E` quindi necessario disintossicare l`organismo e ripristinare la flora batterica. Il Lapacho è una delle piante migliori per la purificazione dell`organismo, senza richiedere un grosso dispendio di energia; esso infatti aiuta a ristabilizzare le difese del proprio corpo rafforzando il sistema immunitario.

Il nostro corpo è, almeno apparentemente, insensibile agli agenti patogeni e ai materiali velenosi che però giornalmente disturbano l`equilibrio dell`organismo. Esso è anche in grado di sviluppare anticorpi, se necessari, ma la vera difesa è data dalla salute che è strettamente legata al corretto funzionamento del fegato, reni e sistema linfatico.
II Lapacho è per il fegato e il sistema linfatico la pianta migliore, mentre i reni possono migliorare la loro attività con Solidago, Ortosiphon, Barbe del mais e altre piante, arrivando cosi a ridurre il rischio di malattie. Ricordiamo che le piante ad azione purificante e disintossicante spesso sono più efficaci di qualsiasi altra terapia. Il Lapacho contiene anche una speciale combinazione e concentrazione di sali minerali abbastanza rari o elementi in tracce: calcio, magnesio, fosforo, zinco, cromo, silicio, manganese, molibdeno, rame, ferro, potassio, sodio, cobalto, boro, oro, argento, stronzio, bario, nichel. II Lapacho può essere utilizzato nelle infiammazioni della prostata, diabete, infiammazioni midollari, morbo di Parkinson, reumatismo, vene varicose, problemi di pelle, anemia, arteriosclerosi, asma, bronchite.
Il Lapacho rafforza il sistema immunitario e può essere consigliato a tutti, poiché con esso il fegato e il sistema linfatico raggiungono condizioni ottimali, senza sforzi e senza effetti collaterali.

Svolge azione come:

  • Antibiotico
  • Antibatterico
  • Virucida
  • Antiparassitario
  • Fungicida
  • Antinfiammatorio
  • Depurativo
  • Immunostimolante
  • Tonico generale cardiotonico
  • Stimolante del globuli rossi
  • Diuretico leggero
  • Sedative lieve
  • Ipotensivo lieve
  • Ipoglicemizzante lieve
  • Analgesico lieve
  • Astringente
  • Antidiarroico
  • Vulnerario
  • Espettorante
  • Febbrifugo

Aiuta per:

  • Infezioni batteriche da stafilococchi, streptococchi, brucella, ecc.
  • Infezioni virali: influenza, raffreddore, herpes, polio, Epstein-Barr, ecc.
  • Infezioni parassitarie, quali malaria
  • Infezioni della bocca, naso e gola
  • Disordini del tratto gastrointestinale:
    infiammazione delle mucose, colite, morbo di Crohn, polipi,dissenteria, ulcere peptiche
  • Disordini del sistema urogenitale:
    cistite, uretrite, prostatite, polipi vescicali, vaginiti, leucorrea, infiammazione della cervice uterina
  • Gastrite, ulcera gastrica
  • Ferite e ulcere
  • Anemia
  • Affezioni cutanee da scarsa eliminazione, eczema, acne, foruncolosi, psoriasi
  • Artrite
  • Dolori in generate
  • Arteriosclerosi
  • Debolezza cardiaca, Asma e bronchite, Ipertensione.

Si sconsiglia l’assunzione di questa corteccia in caso di gravidanza e allattamento o nel caso di terapie che prevedono l’assunzione di farmaci anticoagulanti o aspirine. Gli effetti collaterali di questa pianta sono rari e si manifestano soprattutto a livello gastrointestinale, in caso sopraggiungano basta interrompere subito l’assunzione!

 

Durante gli anni 50 l’equipe del professor Osvaldo Gonsalves dell’Università di Recife ha dimostrato l’azione antibiotica di molti costituenti attivi. Nello stesso periodo, il Professor Walter Radames Accorsi ha condotto studi clinici su ampia scala in un ospedale di San Paolo, usando il lapacho per trattare pazienti colpiti da leucemia, carcinoma, stati infiammatori e immunodeficienza. I risultati sono stati molto promettenti e la loro pubblicazione ha sollevato molto interesse. I risultati del Professor Accorsi sono stati inseriti nella Farmacopea Brasiliana, che stabilisce che il lapacho può essere usato in tutti i tipi di carcinoma e leucemia. Nel corso degli anni tanti sono stati gli studi ed ricerche condotte da diversi medici e ricercatori tra cui i dottori Teodoro Meyer e Sebastiao Laet. In seguito si è sentito parlare poco del lapacho, fino agli anni 80, quando venne rotto il silenzio sulla prima ricerca brasiliana e vennero resi noti nuovi dati internazionali.

Lapacho in breve

Il Lapacho contiene numerosi sali minerali come Lapacho: un miracolo dalle foreste dell’Amazzonia calcio, magnesio, fosforo, zinco, cromo, silicio, manganese, molibdeno, rame, ferro, cobalto, boro, oro, argento, stronzio, bario, nichel, rame, potassio, sodio ed altri. E’ inoltre ricco di oligoelementi, contiene xilodina e lapacholo, sostanze dotate di proprietà antibiotiche e antinfiammatorie.Il Lapacho può essere usato periodicamente come prevenzione durante la stagione fredda e tutte le volte che la possibilità di infezioni è elevata. Inoltre può essere un valido aiuto per contrastare le allergie. Questo articolo e prodotto non intendono essere diagnosi, trattamento, cura, o prevenzione di malattia, ogni caso può essere a sé ed è sempre consigliabile un consulto con il medico o lo specialista in medicina complementare.

Alcune informazioni e notizie sono state prese da internet.

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